Nel corso della storia e delle passerelle più audaci, le scarpe hanno assunto forme inaspettate, diventando simboli di status, ribellione e provocazione. Alcune sono nate per esigenze pratiche, altre per puro estro creativo, altre ancora per sfidare i confini del possibile.
In questo articolo ti mostriamo le calzature più eccentriche, dai modelli storici ai design contemporanei, incredibili e surreali.
Vediamo alcuni esempi:
Le "chopine" rinascimentali erano zeppe altissime, simbolo di status sociale e utilizzate per distinguere le varie classi sociali, oltre che per proteggere gli abiti delle nobildonne dal fango delle strade. Più erano alte e più chi le indossava era importante. A volte erano talmente alte (anche 50 cm) che richiedevano l’aiuto di assistenti per camminare.
Usate nell’antico Medio Oriente, queste scarpe in legno rialzate erano decorate con madreperla e proteggevano i piedi da sporco e umidità. Il nome "kabkab" deriva dal suono che producevano sul pavimento.
In Cina, le scarpe di loto erano minuscole calzature in tessuto indossate dalle donne con piedi bendati, una pratica diffusa fino all’inizio del XX secolo. Piccole, ricamate e finemente decorate, erano l'espressione della massima bellezza di una donna (nonostante simultaneamente contribuissero a deformare e deturpare il piede). E più erano piccole, più venivano messe in mostra, anche in teche di vetro come vere e proprie reliquie.
Diffusesi in tutta Europa, le pianelle (prime antenate delle chopine) erano zeppe in legno che sollevavano il piede da terra. Servivano, in primo luogo, ad ostentare la ricchezza di chi le indossava, ma erano anche un ottimo accessorio per controllare che le proprie donne non potessero gironzolare senza permesso ed erano spesso usate sopra altre calzature come scudo protettivo per il fango e la sporcizia.
Realizzate con strisce intrecciate di corteccia di betulla o tiglio, queste scarpe erano diffuse tra le popolazioni nordiche per la loro resistenza al freddo e alla neve. Peccato che durassero meno di una settimana.
Le paduka sono calzature indiane tra le più elementari mai create: una suola piatta in legno con un solo pomello per mantenere il piede in posizione. Utilizzate sia nella vita quotidiana che nei rituali religiosi, sono tra le scarpe più antiche conosciute. Riflettono l'esigenza di avvicinarsi alla semplicità, rispettando il terreno su cui si cammina (la suola è aperta per calpestare il meno possibile insetti e piante).
Nel Medioevo, le scarpe poulaine erano caratterizzate da suole completamente piatte e punte allungate (anche fino a 60 cm). Quanto più lunga era la punta, tanto più alto era il rango sociale. In pratica, erano la versione orizzontale delle chopine. I nobili avevano le punte talmente lunghe che spesso risultava impossibile camminare. Ma l'idea di validare il proprio status sociale era così radicata che addirittura venne creata una versione in metallo per i nobili che dovevano combattere (folle se si pensa che buona parte moriva perché non riusciva a fuggire dal nemico).
Gli zoccoli geta, con due rialzi in legno, sollevavano il piede da terra, proteggendo gli abiti tradizionali giapponesi. Sono calzature molto antiche, ma continuano tuttora ad essere indossati con yukata e kimono.
Molte delle creazioni più eccentriche del passato e del presente hanno sacrificato la funzionalità per stupire, portando spesso a cadute rovinose o dolori insopportabili ai piedi, mentre ogni modello Calzuro è studiato per garantire massima sicurezza, comfort e prestazioni impeccabili.
La nostra "follia" non sta nell’inseguire l’assurdo, ma nella meticolosità della ricerca, nella cura dei dettagli e nell’ossessione per la perfezione. Materiali certificati, ergonomia avanzata e suole e plantari progettati per prevenire infortuni trasformano ogni paio di Calzuro in un vero alleato per chi lavora in ambienti che richiedono protezione e stabilità.
Scopri di più sul mondo delle calzature e lasciati sorprendere dall’innovazione di Calzuro!
In questo articolo ti mostriamo le calzature più eccentriche, dai modelli storici ai design contemporanei, incredibili e surreali.
Calzature Folli nella Storia
La storia della moda e delle calzature è intrisa di usanze e accessori che rasentano la follia. Per comprendere il perché di certe calzature bisogna accettare innanzitutto il fatto che "la moda" non sia funzionale. È più che altro espressione sociale, culturale e politica.Vediamo alcuni esempi:
Chopine
Le "chopine" rinascimentali erano zeppe altissime, simbolo di status sociale e utilizzate per distinguere le varie classi sociali, oltre che per proteggere gli abiti delle nobildonne dal fango delle strade. Più erano alte e più chi le indossava era importante. A volte erano talmente alte (anche 50 cm) che richiedevano l’aiuto di assistenti per camminare.
Kabkabs o trampoli di legno
Usate nell’antico Medio Oriente, queste scarpe in legno rialzate erano decorate con madreperla e proteggevano i piedi da sporco e umidità. Il nome "kabkab" deriva dal suono che producevano sul pavimento.
Scarpe di loto
In Cina, le scarpe di loto erano minuscole calzature in tessuto indossate dalle donne con piedi bendati, una pratica diffusa fino all’inizio del XX secolo. Piccole, ricamate e finemente decorate, erano l'espressione della massima bellezza di una donna (nonostante simultaneamente contribuissero a deformare e deturpare il piede). E più erano piccole, più venivano messe in mostra, anche in teche di vetro come vere e proprie reliquie.
Pianelle medievali
Diffusesi in tutta Europa, le pianelle (prime antenate delle chopine) erano zeppe in legno che sollevavano il piede da terra. Servivano, in primo luogo, ad ostentare la ricchezza di chi le indossava, ma erano anche un ottimo accessorio per controllare che le proprie donne non potessero gironzolare senza permesso ed erano spesso usate sopra altre calzature come scudo protettivo per il fango e la sporcizia.
Scarpe di corteccia
Realizzate con strisce intrecciate di corteccia di betulla o tiglio, queste scarpe erano diffuse tra le popolazioni nordiche per la loro resistenza al freddo e alla neve. Peccato che durassero meno di una settimana.
Paduka indiane
Le paduka sono calzature indiane tra le più elementari mai create: una suola piatta in legno con un solo pomello per mantenere il piede in posizione. Utilizzate sia nella vita quotidiana che nei rituali religiosi, sono tra le scarpe più antiche conosciute. Riflettono l'esigenza di avvicinarsi alla semplicità, rispettando il terreno su cui si cammina (la suola è aperta per calpestare il meno possibile insetti e piante).
Scarpe poulaine medievali
Nel Medioevo, le scarpe poulaine erano caratterizzate da suole completamente piatte e punte allungate (anche fino a 60 cm). Quanto più lunga era la punta, tanto più alto era il rango sociale. In pratica, erano la versione orizzontale delle chopine. I nobili avevano le punte talmente lunghe che spesso risultava impossibile camminare. Ma l'idea di validare il proprio status sociale era così radicata che addirittura venne creata una versione in metallo per i nobili che dovevano combattere (folle se si pensa che buona parte moriva perché non riusciva a fuggire dal nemico).
Geta giapponesi
Gli zoccoli geta, con due rialzi in legno, sollevavano il piede da terra, proteggendo gli abiti tradizionali giapponesi. Sono calzature molto antiche, ma continuano tuttora ad essere indossati con yukata e kimono.
Calzature Folli Realizzate per la Moda
Il settore della moda, dagli anni '90 in poi, tra designer e stilisti eccentrici, ha dato il meglio di sé nel campo delle calzature presentando al mondo pezzi iconici e stravaganti.
Alexander McQueen, Vivienne Westwood, Maison Margiela, Balenciaga, Kobi Levi, Kermit Tesoro, MSCHF...sono solo alcuni dei nomi famosi che hanno fatto, e continuano a fare, la storia delle scarpe "folli".Anche Calzuro è Folle!
Se la storia e la moda ci hanno insegnato che la follia può spingersi fino a estremi impensabili, Calzuro segue un percorso completamente opposto.Molte delle creazioni più eccentriche del passato e del presente hanno sacrificato la funzionalità per stupire, portando spesso a cadute rovinose o dolori insopportabili ai piedi, mentre ogni modello Calzuro è studiato per garantire massima sicurezza, comfort e prestazioni impeccabili.
La nostra "follia" non sta nell’inseguire l’assurdo, ma nella meticolosità della ricerca, nella cura dei dettagli e nell’ossessione per la perfezione. Materiali certificati, ergonomia avanzata e suole e plantari progettati per prevenire infortuni trasformano ogni paio di Calzuro in un vero alleato per chi lavora in ambienti che richiedono protezione e stabilità.
Scopri di più sul mondo delle calzature e lasciati sorprendere dall’innovazione di Calzuro!
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