Il Magazine SAFETY ha scritto un articolo sui nostri prodotti e la nostra azienda nell’ambito di un’inchiesta intitolata “Ai piedi dei nostri eroi”, per mettere ancora una volta il focus sull’importanza del lavoro del personale medico e sanitario, un po’ dimenticato una volta passata la prima ondata di Covid, e su un dispositivo medico di fondamentale importanza per loro: la calzatura sanitaria.
Riportiamo i passaggi principali, potete trovare l’articolo completo al link riportato sotto l’articolo.
Le calzature sanitarie/medicali si identificano per l'iconico colore bianco (ma si trovano anche in verde, azzurro, nero…). Quelle utilizzate da medici, infermieri e operatori sanitari devono essere autoclavabili, cioè sterilizzabili con alta pressione di vapore saturo (che elimina ogni microrganismo, patogeno e non, in fase vegetativa o di spora), e sono realizzate in materiale plastico. Per la calzatura professionale in ambito sanitario, fuori dai presidi medici, si utilizzano anche materiali come pelle e Eva. Igienizzazione e ricerca del confort sono aspetti primari per questo tipo di calzatura, per garantire sicurezza e benessere degli operatori che stanno in piedi tutto il giorno. […]
Tra i player del settore sanitario/medicale, Calzuro è rappresentante del made in Italy che si fa apprezzare nel mondo, tanto che la rivista New York Magazine l'ha definito “la migliore calzatura sanitaria del 2020”: qui a margine dell'articolo, trovate la nostra intervista esclusiva con Roberta Bidoia, titolare di Bihos Sas che produce le calzature del marchio. […]
Principalmente, operano sul mercato tramite gare di appalto con ospedali, case di riposo e altre strutture sanitarie, poi ci sono i canali diretti, sia B2B che B2C, la vendita al brick&mortar e ecommerce, sia diretti che su piattaforme come Amazon e Ebay (dove però gli operatori comprano marchi che già conoscono, dopo averne verificato il confort). Per l'estero in genere, ci si affida a distributori.
Nell'anno della pandemia il settore – come molti altri, del resto – si è trovato ad affrontare la sfida causata dall'interruzione della catena di approvvigionamento che, da una parte, ha reso più difficile reperire materia prima, dall'altra, per chi produce all'estero (soprattutto in Cina), garantire la continuità messa alla prova dai lockdown nazionali.
Nonostante ciò, l'andamento del mercato non ha accusato grandi flessioni nel 2020: sul piano nazionale, i produttori ed i rivenditori di questa tipologia di prodotto non hanno tuttavia accusato gravi flessioni, nonostante le strutture ospedaliere nei bandi di appalto si siano maggiormente concentrare sulla richiesta di mascherine e respiratori. Anzi alcuni, forti di un prodotto di qualità, hanno incrementato le vendite sfruttando anche le maggiori performance del canale online, sia sul mercato nazionale che sui mercati esteri. […]
L'attestato del New York Magazine è merito del fondatore Gianfranco Bidoia che, forte dell'esperienza del padre nel campo delle forniture ospedaliere, nel 1983 lancia sul mercato un prodotto che mancava in ambito sanitario, un clog in materiale plastico che fosse sterilizzabile in autoclave, anstistatico e estremamente confortevole per chi deve passare molte ore in piedi.
Signora Bidoia, da dove nasce il clog Calzuro?
“Mio padre conosceva uno stampista del nostro distretto montebellunese che lavorava per gli scarponi da sci, e con lui ha sviluppato uno stampo per materie plastiche per la calzatura sanitaria. E' partito da là. Poi ha trovato una azienda locale con la quale ha sviluppato un polimero termoplastico dalle ottime caratteristiche: alta resistenza alle temperature, stabilizzato in autoclave a 134°, ideale per la sala operatoria. Garantisce sterilizzazione rapida, igienizzazione che lo rende disponibile all'utilizzo in breve tempo. Da allora lavoriamo nel rispetto delle normativa relative ai Dpi sanitari, con materiali certificati. I nostri prodotti garantiscono elasticità, alta resistenza all'usura, sono morbidi. Produciamo anche in eva, che è un materiale più leggero, però non resiste alle alte temperature. Sono antistatici, grazie ad una sostanza che permette lo scarico di energia elettrostatica, una caratteristiche che in questo tipo di calzature non è scontata”.
Quali sono i vostri canali di vendita e i mercati?
“Dal punto di vista commerciale, lavoriamo su gare di appalto, con i fornitori ospedalieri, vendita diretta tramite distributori privativi, distributori esteri, agenti e rappresentanti per i negozi sanitari, farmacie, ortopedici. Abbiamo anche una divisione Horeca (hotel, restaurant e catering), serviamo estetica e benessere, imprese pulizie, asili, etc. professionisti che ricercano una calzatura comoda, lavabile e antiscivolo, anatomica e posturale (con massaggio plantare). Il canale online è importantissimo, nel 2008 abbiamo aperto il B2C calzuro.it per l'Italia e l'Europa: siamo stati tra i precursori nel nostro settore. Oltre a questo distribuiamo anche attraverso piattaforme come Amazon e Ebay, tramite gli ecommerce dei nostri clienti e distributori. Abbiamo anche un sito B2B per i nostri clienti.
Cerchiamo di adottare una politica commerciale corretta, con prezzi anche più alti di quelli che propongono i nostri clienti, per non fare concorrenza e far percepire ai consumatori che il nostro è un prodotto di qualità. Quanto ai mercati, la nostra produzione è diretta al 60% all'estero (Europa e Usa, ma non solo), l'online diretto e indiretto si ritaglia una quota del 10% del giro di affari, ci sono mercati come gli Usa che vendono in pratica quasi tutto online”.
Quanto conta la sostenibilità per Calzuro?
“Calzuro classic, il nostro prodotto di punta, non inquina se viene smaltito correttamente ed è riciclabile: in effetti quando nascono degli zoccoli difettosi, li rimaciniamo e li rimettiamo in produzione per le linee di colore nero”.
Come avete affrontato la pandemia?
“Abbiamo stralavorato nel 2020: abbiamo stretto accordi con i nostri fornitori con i quali collaboriamo strettamente – terzisti del distretto montebellunese e uno nelle Marche – e li abbiamo fatto lavorare senza interruzione nonostante l'emergenza sanitaria. Così siamo stati in grado di rifornire con urgenza gli ospedali che lavoravano in prima linea: all'ospedale di Codogno, durante la prima fase del lockdown abbiamo regalato zoccoli agli operatori, per offrire loro un sostegno morale e fisico. La sfida della pandemia si è presentata sul versante dei materiali: l'interruzione della catena di approvvigionamento ha diminuito la disponibilità, la Cina ha fatto incetta di materia prima, e di conseguenza sono anche aumentati i costi. Noi per fortuna siamo riusciti a garantire le nostre scorte e sempre con materia prima di elevata qualità e certificata”.
Quali sono le caratteristiche della calzatura Calzuro?
“Il prodotto è sviluppato in accordo con ortopedici e podologi, è sottoposto ad analisi chimiche e fisico-meccaniche, è certificato per offrire al cliente la garanzia della sicurezza, qualità, protezione e anche estetica grazie a linee dal design accurato e una gamma ampia di colori, personalizzabili su richiesta del cliente. Garantisce la postura, è autoclavabile, è così confortevole che si può indossare con la calza, ma si possono aggiungere anche i plantarini, è antiscivolo e antistatica. Realizzata con materiali non tossici che rispettano il regolamento Reach, certificati, è fatta per durare, anche fino a 5 anni. Qualità e estetica del prodotto Calzuro si traducono in una gamma che comprende: zoccolo classico in autoclave, light per la corsia in Eva, zoccolo in legno/pelle, ciabattina infradito, ciabatte autoclavabili, per passeggio, di sicurezza con puntale composito in Eva antistatico per il settore pulizia e magazzinieri con cinturino posteriore (è quello che usano anche i nostri magazzinieri): lo abbiamo testato direttamente e garantisce massimo antischiacciamento e antisfondamento”.
Qual è la sua visione per il futuro del settore?
“Mi auguro che dopo l'emergenza la gente abbia capito e acquisito consapevolezza sull'importanza di comperare italiano, per dare lavoro alle aziende e al personale italiano. Noi abbiamo retto l'urto della pandemia e speriamo che aziende virtuose come la nostra, che puntano al made in Italy, possano affermarsi sul mercato, che si generi la consapevolezza che, spendendo qualcosa in più, si ottiene un prodotto di qualità (non a caso spesso, dopo aver provato altri prodotti più economici, i clienti tornano da noi), con un interlocutore che si fa garante del suo prodotto. Questo fa parte del nostro dna: l'attenzione al cliente, ecco perché abbiamo un canale di comunicazione whatsapp che risponde alle esigenze dei consumatori, ed un canale aperto B2C per i nostri clienti e partner. Di questi tempi va di moda creare una relazione umana con il cliente, sia nello store fisico che online: noi questa cosa l'abbiamo fatta da sempre. Dietro a questo c'è il grande amore, la passione con cui facciamo il nostro lavoro”.
Di seguito il link all’articolo originale:
https://safety-magazine.com/it/ai-piedi-dei-nostri-eroi/
Riportiamo i passaggi principali, potete trovare l’articolo completo al link riportato sotto l’articolo.
Ai piedi dei nostri eroi
In corsia tutto il giorno, medici e infermieri, personale sanitario di ogni genere, devono indossare calzature che siano comode, defatiganti, sterili: ecco come il settore risponde alle esigenze di chi è in prima linea contro la pandemia.
In trincea durante tutta la pandemia. Con turni massacranti e a costante rischio per la propria incolumità. Abbiamo speso bene la parola “eroi” per definire tutto il personale sanitario, medici, infermieri, paramedici e operatori che a vario titolo si sono impegnati nella lotta al CRV con infaticabile abnegazione, lottando con tutti i mezzi disponibili per affrontare l'emergenza e salvare i contagiati. Osannati durante il primo lockdown, oggi sembrano essere usciti dalla narrazione dei media: noi invece vogliamo riportare l'attenzione su di loro a modo nostro, raccontando come il nostro settore da' il suo contributo alla loro attività, fornendo le calzature che indossano tutti i giorni.Le calzature sanitarie/medicali si identificano per l'iconico colore bianco (ma si trovano anche in verde, azzurro, nero…). Quelle utilizzate da medici, infermieri e operatori sanitari devono essere autoclavabili, cioè sterilizzabili con alta pressione di vapore saturo (che elimina ogni microrganismo, patogeno e non, in fase vegetativa o di spora), e sono realizzate in materiale plastico. Per la calzatura professionale in ambito sanitario, fuori dai presidi medici, si utilizzano anche materiali come pelle e Eva. Igienizzazione e ricerca del confort sono aspetti primari per questo tipo di calzatura, per garantire sicurezza e benessere degli operatori che stanno in piedi tutto il giorno. […]
Tra i player del settore sanitario/medicale, Calzuro è rappresentante del made in Italy che si fa apprezzare nel mondo, tanto che la rivista New York Magazine l'ha definito “la migliore calzatura sanitaria del 2020”: qui a margine dell'articolo, trovate la nostra intervista esclusiva con Roberta Bidoia, titolare di Bihos Sas che produce le calzature del marchio. […]
Principalmente, operano sul mercato tramite gare di appalto con ospedali, case di riposo e altre strutture sanitarie, poi ci sono i canali diretti, sia B2B che B2C, la vendita al brick&mortar e ecommerce, sia diretti che su piattaforme come Amazon e Ebay (dove però gli operatori comprano marchi che già conoscono, dopo averne verificato il confort). Per l'estero in genere, ci si affida a distributori.
Nell'anno della pandemia il settore – come molti altri, del resto – si è trovato ad affrontare la sfida causata dall'interruzione della catena di approvvigionamento che, da una parte, ha reso più difficile reperire materia prima, dall'altra, per chi produce all'estero (soprattutto in Cina), garantire la continuità messa alla prova dai lockdown nazionali.
Nonostante ciò, l'andamento del mercato non ha accusato grandi flessioni nel 2020: sul piano nazionale, i produttori ed i rivenditori di questa tipologia di prodotto non hanno tuttavia accusato gravi flessioni, nonostante le strutture ospedaliere nei bandi di appalto si siano maggiormente concentrare sulla richiesta di mascherine e respiratori. Anzi alcuni, forti di un prodotto di qualità, hanno incrementato le vendite sfruttando anche le maggiori performance del canale online, sia sul mercato nazionale che sui mercati esteri. […]
Calzuro: una storia di qualità e passione per la calzatura sanitaria
New York Magazine l'ha definita “la migliore calzatura sanitaria del 2020”: Calzuro nasce da una azienda famigliare veneta che ha puntato tutto sulla qualità del prodotto e l'italianità. Ne parliamo con Roberta Bidioia, titolare di Bihos Sas per gli zoccoli sanitari di Calzuro.L'attestato del New York Magazine è merito del fondatore Gianfranco Bidoia che, forte dell'esperienza del padre nel campo delle forniture ospedaliere, nel 1983 lancia sul mercato un prodotto che mancava in ambito sanitario, un clog in materiale plastico che fosse sterilizzabile in autoclave, anstistatico e estremamente confortevole per chi deve passare molte ore in piedi.
Signora Bidoia, da dove nasce il clog Calzuro?
“Mio padre conosceva uno stampista del nostro distretto montebellunese che lavorava per gli scarponi da sci, e con lui ha sviluppato uno stampo per materie plastiche per la calzatura sanitaria. E' partito da là. Poi ha trovato una azienda locale con la quale ha sviluppato un polimero termoplastico dalle ottime caratteristiche: alta resistenza alle temperature, stabilizzato in autoclave a 134°, ideale per la sala operatoria. Garantisce sterilizzazione rapida, igienizzazione che lo rende disponibile all'utilizzo in breve tempo. Da allora lavoriamo nel rispetto delle normativa relative ai Dpi sanitari, con materiali certificati. I nostri prodotti garantiscono elasticità, alta resistenza all'usura, sono morbidi. Produciamo anche in eva, che è un materiale più leggero, però non resiste alle alte temperature. Sono antistatici, grazie ad una sostanza che permette lo scarico di energia elettrostatica, una caratteristiche che in questo tipo di calzature non è scontata”.
Quali sono i vostri canali di vendita e i mercati?
“Dal punto di vista commerciale, lavoriamo su gare di appalto, con i fornitori ospedalieri, vendita diretta tramite distributori privativi, distributori esteri, agenti e rappresentanti per i negozi sanitari, farmacie, ortopedici. Abbiamo anche una divisione Horeca (hotel, restaurant e catering), serviamo estetica e benessere, imprese pulizie, asili, etc. professionisti che ricercano una calzatura comoda, lavabile e antiscivolo, anatomica e posturale (con massaggio plantare). Il canale online è importantissimo, nel 2008 abbiamo aperto il B2C calzuro.it per l'Italia e l'Europa: siamo stati tra i precursori nel nostro settore. Oltre a questo distribuiamo anche attraverso piattaforme come Amazon e Ebay, tramite gli ecommerce dei nostri clienti e distributori. Abbiamo anche un sito B2B per i nostri clienti.
Cerchiamo di adottare una politica commerciale corretta, con prezzi anche più alti di quelli che propongono i nostri clienti, per non fare concorrenza e far percepire ai consumatori che il nostro è un prodotto di qualità. Quanto ai mercati, la nostra produzione è diretta al 60% all'estero (Europa e Usa, ma non solo), l'online diretto e indiretto si ritaglia una quota del 10% del giro di affari, ci sono mercati come gli Usa che vendono in pratica quasi tutto online”.
Quanto conta la sostenibilità per Calzuro?
“Calzuro classic, il nostro prodotto di punta, non inquina se viene smaltito correttamente ed è riciclabile: in effetti quando nascono degli zoccoli difettosi, li rimaciniamo e li rimettiamo in produzione per le linee di colore nero”.
Come avete affrontato la pandemia?
“Abbiamo stralavorato nel 2020: abbiamo stretto accordi con i nostri fornitori con i quali collaboriamo strettamente – terzisti del distretto montebellunese e uno nelle Marche – e li abbiamo fatto lavorare senza interruzione nonostante l'emergenza sanitaria. Così siamo stati in grado di rifornire con urgenza gli ospedali che lavoravano in prima linea: all'ospedale di Codogno, durante la prima fase del lockdown abbiamo regalato zoccoli agli operatori, per offrire loro un sostegno morale e fisico. La sfida della pandemia si è presentata sul versante dei materiali: l'interruzione della catena di approvvigionamento ha diminuito la disponibilità, la Cina ha fatto incetta di materia prima, e di conseguenza sono anche aumentati i costi. Noi per fortuna siamo riusciti a garantire le nostre scorte e sempre con materia prima di elevata qualità e certificata”.
Quali sono le caratteristiche della calzatura Calzuro?
“Il prodotto è sviluppato in accordo con ortopedici e podologi, è sottoposto ad analisi chimiche e fisico-meccaniche, è certificato per offrire al cliente la garanzia della sicurezza, qualità, protezione e anche estetica grazie a linee dal design accurato e una gamma ampia di colori, personalizzabili su richiesta del cliente. Garantisce la postura, è autoclavabile, è così confortevole che si può indossare con la calza, ma si possono aggiungere anche i plantarini, è antiscivolo e antistatica. Realizzata con materiali non tossici che rispettano il regolamento Reach, certificati, è fatta per durare, anche fino a 5 anni. Qualità e estetica del prodotto Calzuro si traducono in una gamma che comprende: zoccolo classico in autoclave, light per la corsia in Eva, zoccolo in legno/pelle, ciabattina infradito, ciabatte autoclavabili, per passeggio, di sicurezza con puntale composito in Eva antistatico per il settore pulizia e magazzinieri con cinturino posteriore (è quello che usano anche i nostri magazzinieri): lo abbiamo testato direttamente e garantisce massimo antischiacciamento e antisfondamento”.
Qual è la sua visione per il futuro del settore?
“Mi auguro che dopo l'emergenza la gente abbia capito e acquisito consapevolezza sull'importanza di comperare italiano, per dare lavoro alle aziende e al personale italiano. Noi abbiamo retto l'urto della pandemia e speriamo che aziende virtuose come la nostra, che puntano al made in Italy, possano affermarsi sul mercato, che si generi la consapevolezza che, spendendo qualcosa in più, si ottiene un prodotto di qualità (non a caso spesso, dopo aver provato altri prodotti più economici, i clienti tornano da noi), con un interlocutore che si fa garante del suo prodotto. Questo fa parte del nostro dna: l'attenzione al cliente, ecco perché abbiamo un canale di comunicazione whatsapp che risponde alle esigenze dei consumatori, ed un canale aperto B2C per i nostri clienti e partner. Di questi tempi va di moda creare una relazione umana con il cliente, sia nello store fisico che online: noi questa cosa l'abbiamo fatta da sempre. Dietro a questo c'è il grande amore, la passione con cui facciamo il nostro lavoro”.
Di seguito il link all’articolo originale:
https://safety-magazine.com/it/ai-piedi-dei-nostri-eroi/
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